Bagnaia, che aveva dominato ad Assen per tre stagioni consecutive, ha offerto una prestazione da vero campione per conquistare il terzo posto finale. Tuttavia, ciò che ha attirato l’attenzione di esperti e tifosi non è stato il risultato, bensì le dichiarazioni rilasciate dal numero 63 dopo la gara.
Durante la conferenza stampa, Bagnaia ha sorpreso tutti affermando:
“Non voglio fare accuse, ma c’è qualcosa che non va. Ho percepito chiaramente una differenza in accelerazione e velocità – non dovuta alla guida, ma alla moto. Abbiamo bisogno di trasparenza.”
Parole che inizialmente sembravano vaghe sono state subito interpretate dai media: Bagnaia stava insinuando che l’Aprilia di Bezzecchi – arrivato secondo – potesse aver utilizzato una configurazione del motore non conforme o non approvata dalla FIM.
I social sono esplosi. L’hashtag #EngineGate ha iniziato a diffondersi rapidamente, mentre gli esperti tecnici hanno cominciato ad analizzare i dati telemetrici della gara. Alcuni hanno notato che Bezzecchi ha raggiunto una velocità massima insolitamente alta sul rettilineo finale, mentre altri piloti – incluso Marquez – non sono riusciti ad avvicinarsi a quei valori.
La FIM (Federazione Internazionale di Motociclismo) non è rimasta a guardare. In un comunicato diffuso lunedì mattina, ha confermato l’apertura di un’indagine ufficiale:
“Stiamo riesaminando tutti i dati tecnici relativi alla moto numero 72. Se verranno riscontrate irregolarità, verranno adottate misure disciplinari severe.”
Dal canto suo, Bezzecchi ha mantenuto la calma:
“Non ho nulla da nascondere. La mia moto è perfettamente regolare. Forse qualcuno sta solo cercando una scusa per la propria sconfitta.”
Tuttavia, questa risposta ha solo alimentato ulteriormente il dibattito. Alcuni fan accusano Bezzecchi di “barare”, mentre altri lo difendono, sostenendo che Bagnaia stia semplicemente cercando un capro espiatorio per la mancata vittoria.
Anche se il risultato della gara non è stato ancora modificato, è evidente che l’episodio ha oscurato la vittoria di Marquez e ha gettato la MotoGP in una crisi di fiducia. Se la FIM dovesse confermare delle irregolarità, si tratterebbe del più grande scandalo tecnico dai tempi del “valve-gate” del 2020.
