Solo 5 minuti fa, Tardozzi ha lanciato un avvertimento rivolto direttamente a Valentino Rossi “Ehi Rossi, sei bravo a parlare, non sei meglio di Marc Márquez” dopo i suoi commenti sarcastici rivolti alla Ducati prima del GP di San Marino!
In una drammatica escalation di tensione nel paddock della MotoGP, il Team Manager Ducati Davide Tardozzi ha scatenato un violento attacco verbale nei confronti di Valentino Rossi pochi istanti fa, in seguito ai commenti provocatori della leggenda italiana sulle prestazioni della Ducati prima del Gran Premio di San Marino. L’acceso scambio di battute ha riacceso la rivalità di lunga data tra Rossi e Marc Márquez, con Tardozzi che accusa Rossi di essere “tutto chiacchiere” e di non essere in grado di eguagliare le abilità in pista di Márquez. Questo confronto esplosivo arriva in un momento critico della stagione MotoGP 2025, mentre Ducati continua a dominare e il team VR46 di Rossi fatica a tenere il passo.
La polemica è scoppiata quando Rossi, nove volte campione del mondo e una delle figure più iconiche della MotoGP, ha rilasciato commenti pungenti sullo straordinario successo di Ducati nelle recenti gare. Parlando alla stampa all’inizio di questa settimana, Rossi ha insinuato che la superiorità tecnica di Ducati stesse mettendo in ombra l’abilità dei suoi piloti, un commento ampiamente interpretato come una frecciatina a Márquez, in splendida forma da quando è entrato a far parte del team ufficiale Ducati per il 2025. Rossi, che sta allenando giovani talenti come Francesco Bagnaia, è stato anche oggetto di critiche da parte del team ufficiale Ducati, aggiungendo un tocco personale alle sue critiche.
Tardozzi, noto per il suo approccio diretto, non si è trattenuto nella sua risposta. “Ehi Rossi, sei bravo a parlare”, ha dichiarato in un’intervista accesa solo cinque minuti fa, con toni pieni di sfida. “Parli e parli, ma cosa hai fatto per battere Marc Márquez? Niente. Lui è là fuori a vincere gare, a battere record, e tu te ne stai in disparte a gettare un’ombra”. Il duro avvertimento di Tardozzi sottolinea la crescente divisione tra l’attuale leadership di Ducati e Rossi, il cui mandato con la casa italiana dal 2011 al 2012 è stato infruttuoso, senza vittorie e con un rapporto teso con la squadra.
L’otto volte campione del mondo Márquez è stato il fulcro della narrazione MotoGP in questa stagione. Dopo una trionfale stagione 2024 con Gresini Racing, dove ha interrotto un digiuno di tre anni con le vittorie ad Aragón e San Marino, Márquez ha mantenuto il suo slancio anche nel 2025. Il suo perfetto adattamento alla Ducati GP25 ufficiale ha prodotto una serie di podi, tra cui una vittoria schiacciante al Gran Premio di Aragón all’inizio di quest’anno. La rinascita di Márquez ha suscitato inevitabili paragoni con i tempi migliori di Rossi, con molti che sostengono che la velocità pura e la brillantezza tattica dello spagnolo superino persino i leggendari successi del “razzo”.
Le radici di questo ultimo scontro risalgono alla famigerata stagione 2015, quando la rivalità tra Rossi e Márquez raggiunse il suo apice durante la gara di Sepang. La controversa manovra di Rossi, che provocò un incidente a Márquez, gli costò la possibilità di vincere il titolo e lasciò una cicatrice permanente nel loro rapporto. Sebbene Rossi si sia ritirato dalle corse, la sua influenza rimane forte grazie al suo team VR46 e al suo ruolo di mentore di Bagnaia, l’altra stella ufficiale della Ducati. Tuttavia, le difficoltà di Bagnaia nel mettere in ombra Márquez in questa stagione, con uno svantaggio di 79 punti in campionato, non hanno fatto che amplificare la tensione tra i due team.
Lo sfogo di Tardozzi riflette anche la forte lealtà di Ducati nei confronti di Márquez, che ha ripetutamente elogiato per la sua umiltà e la sua etica del lavoro. “Marc chiede scusa alla squadra quando commette un errore, ma lotta per ogni punto”, ha detto Tardozzi, riferendosi all’incidente di Márquez al Gran Premio degli Stati Uniti all’inizio di quest’anno. “È un campione che rispetta la squadra, a differenza di alcuni che puntano il dito contro gli altri”. Il sottinteso era chiaro: le critiche di Rossi alla Ducati non sono solo ingiustificate, ma anche ipocrite, viste le difficoltà che lui stesso ha dovuto affrontare durante il suo periodo con la squadra.
Con l’avanzare del Gran Premio di San Marino, il paddock è in fermento per l’attesa. Rossi risponderà alla provocazione di Tardozzi o lascerà che siano i suoi piloti, Luca Marini di Bagnaia e la VR46, a parlare in pista? Nel frattempo, Márquez rimane concentrato sull’incremento del suo vantaggio in campionato, scrollandosi di dosso la tensione con la sua consueta intensità. “Corro per vincere, non per discutere”, ha detto ieri, in sottile ma incisivo contrasto con le polemiche verbali di Rossi.
Quest’ultimo capitolo della più longeva faida della MotoGP ha preparato il terreno per un weekend di successo a Misano. Con il dominio della Ducati, la brillantezza di Márquez e l’eredità di Rossi tutti in bilico, il Gran Premio di San Marino promette di essere tanto una battaglia di parole quanto una gara di velocità. Per ora, l’avvertimento di Tardozzi a Rossi aleggia pesantemente nell’aria, a ricordarci che in MotoGP il rispetto si guadagna in pista, non in sala stampa.