La nazionale italiana è scossa da un evento clamoroso che ha lasciato tifosi e addetti ai lavori senza parole. Con un annuncio improvviso, la FIGC ha deciso di esonerare il commissario tecnico Luciano Spalletti, un nome che negli ultimi anni ha rappresentato una guida autorevole per gli Azzurri. La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno, soprattutto dopo la recente sconfitta per 3-0 contro la Norvegia, che ha compromesso le speranze di qualificazione al Mondiale 2026. Ma ciò che ha davvero scatenato un’ondata di stupore è stata la rivelazione del centrocampista Nicolò Barella, che subito dopo l’esonero ha deciso di rompere il silenzio, gettando luce su un retroscena sconcertante.

Barella, stella dell’Inter e pilastro della nazionale, ha fatto dichiarazioni che hanno fatto il giro del mondo in poche ore. Durante un’intervista rilasciata a caldo, il giocatore sardo ha dichiarato senza mezzi termini: “Ci sono due persone che hanno pianificato di farlo fuori…” Queste parole, dense di implicazioni, hanno aperto un vaso di Pandora, lasciando intendere che dietro la decisione di esonerare Spalletti ci sarebbe un intrigo interno alla federazione o alla squadra stessa. La rivelazione di Barella ha sorpreso non solo i tifosi, ma anche i media italiani ed europei, che ora si interrogano su chi possano essere questi due individui e quali motivazioni li abbiano spinti a orchestrare un piano del genere.
La sconfitta contro la Norvegia, avvenuta il 6 giugno 2025 a Oslo, è stata il momento cruciale che ha portato alla rottura. Spalletti, visibilmente commosso durante la conferenza stampa a Coverciano il giorno successivo, ha ammesso di non voler lasciare il suo incarico, sottolineando come fosse convinto di poter guidare l’Italia al Mondiale. “Io non avrei mollato, ma esonero è,” ha detto, accettando con rammarico la decisione del presidente Gabriele Gravina. Tuttavia, le parole di Barella suggeriscono che la scelta non sia stata solo una questione di risultati sportivi, ma il frutto di un’azione premeditata. “Ho visto cose che non avrei mai voluto vedere,” ha aggiunto il centrocampista, senza però rivelare i nomi dei presunti responsabili, alimentando ulteriormente le speculazioni.
I tifosi italiani, già delusi dalla prestazione contro la Norvegia, si sono divisi tra chi sostiene che l’esonero fosse inevitabile e chi invece crede che Spalletti meritasse più tempo per rilanciare la squadra. Sui social network, le reazioni sono state immediate. Alcuni hanno elogiato il coraggio di Barella nel denunciare una presunta cospirazione, scrivendo: “Finalmente qualcuno dice la verità, Spalletti è stato tradito!” Altri, più scettici, hanno commentato: “Barella sta esagerando, forse è solo una scusa per coprire i problemi della squadra.” La verità, al momento, rimane avvolta nel mistero, ma la rivelazione ha acceso un dibattito acceso su chi possa aver avuto interesse a rimuovere Spalletti.
Tra le ipotesi più accreditate c’è quella di un possibile scontro interno alla FIGC o di pressioni da parte di alcuni membri della dirigenza. Spalletti, noto per il suo carattere forte e le sue idee innovative, potrebbe aver creato attriti con figure influenti, portando a una decisione drastica. Barella, che ha sempre avuto un rapporto stretto con il tecnico, sembra voler proteggere l’eredità di Spalletti, ma il suo silenzio sui nomi lascia spazio a numerose congetture. Alcuni media ipotizzano che i “due pianificatori” possano essere legati a ex collaboratori o a rivalità personali, ma senza prove concrete tutto resta nel campo delle supposizioni.
La nazionale italiana si trova ora a un bivio. Con Spalletti fuori dai giochi, l’ultima partita sotto la sua guida sarà quella contro la Moldavia, in programma il 9 giugno 2025 a Reggio Emilia. Barella ha promesso che la squadra darà il massimo per onorare il tecnico uscente, ma l’attenzione è già rivolta al futuro. Chi prenderà il suo posto? Nomi come Claudio Ranieri e Stefano Pioli circolano con insistenza, ma la federazione dovrà agire rapidamente per ricostruire un progetto credibile. Intanto, l’ombra di una cospirazione continua a pesare sull’ambiente azzurro, con i tifosi che chiedono chiarezza e trasparenza.
Le parole di Barella hanno aperto uno scenario inquietante, suggerendo che dietro l’esonero di Spalletti ci sia molto di più di quanto appaia. La nazionale, un simbolo di unità per l’Italia, rischia di essere travolta da divisioni interne, proprio nel momento in cui avrebbe bisogno di coesione per affrontare le sfide future. Mentre l’attesa per la partita contro la Moldavia cresce, tutti si chiedono: chi sono i due che hanno ordito questo piano? E quali saranno le conseguenze per il calcio italiano? Solo il tempo potrà svelare la verità, ma per ora l’Italia del pallone è sospesa tra incredulità e speranza.