Elon Musk sta affrontando una crescente opposizione politica negli Stati Uniti, con la proposta di legge in corso nello Stato di New York che potrebbe limitare il suo controllo sul mercato delle auto elettriche. Una serie di leggi, sponsorizzata dalla senatrice Patricia Fahy, mira a revocare il permesso speciale che consente a Tesla di vendere veicoli direttamente ai consumatori, senza passare attraverso concessionari terzi. Questo cambiamento potrebbe alterare radicalmente la competitività nel mercato delle auto elettriche, con una redistribuzione delle licenze dei concessionari di Tesla a rivali come Rivian, Scout Motors e Lucid.

L’iniziativa rappresenta una svolta significativa per Fahy, che in passato era stata una sostenitrice della crescita della presenza di Tesla nello stato di New York. All’inizio, la senatrice vedeva nel potenziamento dei veicoli elettrici un modo per contribuire agli ambiziosi obiettivi di sostenibilità del suo stato. Tuttavia, dopo una serie di sviluppi politici e preoccupazioni ambientali, Fahy è diventata una delle critiche più forti a Tesla. In un’intervista a marzo, ha dichiarato che la sua proposta non fosse solo una misura burocratica, ma una correzione necessaria di ciò che considera un monopolio dannoso. Il conflitto non riguarda solo le auto, ma una crescente dissonanza politica riguardo al ruolo di Musk, che ha sempre più associato il suo nome a posizioni politiche controverse. Il suo allineamento con l’amministrazione Trump e la sua posizione nel Dipartimento per l’Efficienza del Governo (DOGE) hanno alimentato la frustrazione tra i progressisti, che accusano Musk di sostenere un governo che sta smantellando le normative ambientali e riducendo i fondi per l’infrastruttura delle auto elettriche.

Tesla ha risposto fermamente alla proposta, accusando i legislatori di perseguire un’agenda politica contro di lui e l’azienda. Musk ha rimosso un post sui social media in cui criticava la decisione, ma l’ondata di indignazione contro di lui non si è placata. Le proteste contro Tesla sono aumentate, con attacchi ai suoi showroom e incendi alle sue auto. Inoltre, i dati finanziari hanno subito un duro colpo: le vendite sono crollate e i profitti sono diminuiti drasticamente del 71% nel primo trimestre del 2025.

L’introduzione di questa proposta legislativa segna un cambiamento radicale nella percezione pubblica di Tesla. In passato, l’azienda era vista come un faro di innovazione nel settore delle energie rinnovabili, ma ora sta affrontando accuse di eccessivo potere economico e di allineamenti politici controversi. La senatrice Fahy ha dichiarato che Tesla ha perso il diritto di promuovere i suoi veicoli in New York, sostenendo che un’azienda che fa parte di un’amministrazione “regressiva” non merita di continuare a operare senza regole. Aggiungendo un ulteriore strato alla questione, la proposta di legge sta facendo emergere una divisione più ampia tra coloro che vogliono proteggere l’industria e coloro che vedono la crescente influenza di Musk come una minaccia per i progressi nel settore delle energie rinnovabili.

Se la proposta passa, Tesla si troverà a dover fare i conti con una drastica riduzione della sua presenza diretta nello stato di New York. Per l’azienda, questo potrebbe significare un freno alla sua capacità di vendere efficacemente i suoi veicoli, costringendola a dipendere dai concessionari tradizionali, un modello che Musk ha sempre rifiutato. Questa mossa potrebbe aprire la porta a nuovi concorrenti come Rivian, Scout Motors e Lucid, che potrebbero approfittare della situazione per espandere la loro presenza nel mercato delle auto elettriche a New York, un’area di importanza strategica.
Per Tesla, il rischio immediato è significativo. La perdita della possibilità di vendere direttamente ai consumatori a New York potrebbe ridurre drasticamente la sua quota di mercato, mentre le case automobilistiche concorrenti potrebbero guadagnare terreno grazie al sistema di concessionari tradizionali. Inoltre, la crescente concorrenza da parte di altri produttori di veicoli elettrici non fa che intensificare la pressione. L’innovazione che Tesla aveva nel suo arsenale, come la vendita diretta e la forte immagine del marchio, è ora minacciata.
L’idea di una legislazione mirata a Tesla potrebbe creare un precedente preoccupante per altre aziende tecnologiche. I critici sostengono che questo tipo di azione legislativa rischia di scoraggiare gli imprenditori tecnologici dal fare affari in stati che sembrano ostili all’innovazione. La proposta di Fahy sta quindi suscitando dibattiti anche su come la politica possa influenzare negativamente il panorama degli affari. Se il progetto diventa legge, potrebbe avere ripercussioni a lungo termine non solo sul mercato delle auto elettriche, ma anche sul futuro delle politiche di innovazione negli Stati Uniti.
La situazione è ora nelle mani del Senato di New York, che esaminerà la proposta nei prossimi giorni. Se il disegno di legge verrà approvato, potrebbe segnare una nuova fase per Tesla, i suoi concorrenti e l’industria dei veicoli elettrici in generale. Rivian, Lucid e Scout Motors sono pronti a capitalizzare su una potenziale caduta di Tesla, ma rischiano anche di trovarsi in una battaglia complessa contro le forze politiche che potrebbero cercare di riequilibrare l’industria. La prossima fase per Tesla potrebbe essere determinante per definire la sua posizione futura nel mercato.