Il mondo del MotoGP è in subbuglio dopo le recenti dichiarazioni del boss della Ducati, Davide Tardozzi, che hanno acceso un dibattito infuocato tra tifosi e addetti ai lavori. Siamo al 14 marzo 2025, e l’ultima bomba sganciata da Tardozzi riguarda Marc Marquez, il pilota spagnolo fresco di arrivo nel team ufficiale Ducati Lenovo per la stagione in corso. In un’intervista rilasciata il 10 marzo a Madonna di Campiglio, durante un evento promozionale, Tardozzi non ha usato mezzi termini: “Marquez vincerà il titolo quest’anno e, con il nostro supporto, diventerà il più grande pilota di tutti i tempi.” Queste parole hanno scatenato reazioni contrastanti, culminando in una risposta criptica e pungente di Valentino Rossi, leggenda del motociclismo e rivale storico di Marquez, che ha pubblicato una singola storia su Instagram con la didascalia: “Sempre i soliti sogni, eh?”
La dichiarazione di Tardozzi arriva in un momento cruciale per la Ducati, che ha puntato tutto su Marquez dopo una stagione 2024 in cui lo spagnolo, pur correndo con una Desmosedici GP23 del team satellite Gresini, ha dimostrato un ritorno ai vertici con tre vittorie e un terzo posto in classifica generale. La scelta di promuoverlo al fianco di Francesco “Pecco” Bagnaia, due volte campione del mondo, è stata vista come una mossa audace ma rischiosa, soprattutto considerando la rivalità tra Marquez e Rossi, che risale agli scontri epici del 2015 e non si è mai del tutto sopita. Tardozzi, tuttavia, sembra noncurante delle critiche, sottolineando come Marquez porti non solo talento ma anche un appeal mediatico senza pari. “Marc è un fenomeno globale, i numeri parlano chiaro: con lui, Ducati raggiunge un pubblico che altri piloti non possono sfiorare,” ha aggiunto, citando i 7,3 milioni di follower su Instagram dello spagnolo contro i 1,7 milioni di Bagnaia.
La reazione di Rossi, però, non si è fatta attendere. La sua storia su Instagram, accompagnata da un’immagine di lui in tuta VR46 con un’espressione sarcastica, ha riacceso i riflettori sulla faida tra i due. Per i fan del “Dottore,” nove volte campione del mondo, le parole di Tardozzi suonano come un affronto diretto: Marquez, con i suoi sei titoli in MotoGP, potrebbe davvero superare il record di Rossi vincendone un settimo con Ducati, ma definirlo “il più grande di tutti i tempi” sembra prematuro e provocatorio. Su X, i sostenitori di Rossi hanno espresso il loro disappunto: “Tardozzi dimentica chi ha fatto la storia di questo sport,” ha scritto un utente, mentre un altro ha commentato, “Marquez può vincere, ma Rossi è un’icona insuperabile.”
Il contesto di questa polemica è reso ancora più complesso dalla dinamica interna alla Ducati. Bagnaia, che ha sfiorato il terzo titolo consecutivo nel 2024, rimane il leader designato del team, ma l’arrivo di Marquez ha già generato tensioni. I due si sono scontrati più volte in pista lo scorso anno, con episodi come la collisione a Portimao e il contatto ravvicinato a Jerez, dove Bagnaia ha trionfato dimostrando di non temere lo spagnolo. Rossi, mentore di Bagnaia e fondatore della VR46 Academy, aveva già espresso perplessità sulla decisione della Ducati di ingaggiare Marquez lo scorso agosto, definendola “un tradimento” per i giovani talenti come Jorge Martin e Marco Bezzecchi, che hanno dovuto cercare altre squadre. La storia su Instagram sembra quindi non solo una stoccata a Marquez, ma anche un monito alla Ducati stessa.
Nel frattempo, la stagione 2025 è appena iniziata con i test ufficiali a Sepang a febbraio, dove Marquez e Bagnaia hanno mostrato un ritmo impressionante sulla nuova GP25. Gli ingegneri Ducati, guidati da Gigi Dall’Igna, hanno elogiato la rapidità con cui Marquez si è adattato alla moto ufficiale, un segnale che potrebbe dar credito alle parole di Tardozzi. Tuttavia, il pronostico del boss non è privo di rischi: se Marquez non dovesse vincere, la pressione su di lui e sul team potrebbe diventare insostenibile, soprattutto con un Bagnaia determinato a dimostrare di essere il numero uno.
La dichiarazione ha anche implicazioni commerciali. Lenovo, sponsor principale della Ducati, ha spinto per Marquez per il suo valore globale, come confermato dal direttore marketing Mauro Grassilli: “Marc è un ambasciatore universale, perfetto per un brand come il nostro.” Ma questo focus sullo spagnolo potrebbe alienare i tifosi italiani, fedeli a Rossi e al suo protégé Bagnaia, creando una spaccatura nel cuore del pubblico Ducati. Su X, un tifoso ha riassunto il sentimento: “Marquez può portare sponsor, ma Rossi ha portato un’intera nazione a sognare.”
Mentre il MotoGP si prepara per il Gran Premio di Thailandia, che aprirà la stagione il 28 febbraio, l’attenzione non è solo sulla pista ma anche su questa guerra di parole. La profezia di Tardozzi metterà Marquez sotto i riflettori, ma la smorfia di Rossi, condensata in quella storia su Instagram, ricorda a tutti che la leggenda di Tavullia non è pronta a cedere il trono—neanche simbolicamente. La rivalità tra i due, che sembrava sopita, è tornata a bruciare, promettendo un 2025 di scintille, dentro e fuori dal circuito.