
A sole 24 ore dalla tanto attesa semifinale di Wimbledon tra Novak Djokovic e Jannik Sinner, una dichiarazione inaspettata della moglie del campione serbo, Jelena Djokovic, ha scatenato una tempesta mediatica.
Durante un’intervista rilasciata alla stampa serba, Jelena ha affermato con apparente cordialità:
“La mia famiglia ha sempre ammirato lo spirito combattivo e il talento di Sinner, speriamo in una partita giocata all’insegna del fair play.”
Una frase che, letta tra le righe, sembrerebbe contenere un sottile messaggio d’accusa, un invito – neanche troppo velato – a non ricorrere a sostanze vietate o a comportamenti scorretti.
Sui social è subito esplosa la polemica. In molti hanno interpretato le parole di Jelena come un richiamo implicito ai presunti sospetti (mai confermati né provati) legati alla crescita fulminea di Sinner negli ultimi mesi.
Il web si è diviso: c’è chi difende il tono “diplomatico” della dichiarazione e chi accusa la signora Djokovic di aver volutamente insinuato un dubbio sul fair play del tennista italiano.
Non si è fatta attendere la reazione del team di Sinner. In particolare, l’allenatore Simone Vagnozzi ha diramato una lettera ufficiale, pubblicata poche ore dopo su diversi media sportivi internazionali. Ecco un estratto:
“Troviamo le parole della signora Djokovic inappropriate e fuori luogo alla vigilia di un match così importante. Jannik ha sempre dimostrato trasparenza, correttezza e rispetto delle regole. Ogni allusione al contrario è semplicemente inaccettabile.”
Vagnozzi ha poi aggiunto: “Invitiamo tutti a concentrarsi sul tennis giocato, non sul gossip.”
Con queste dichiarazioni, la vigilia della semifinale si è trasformata in una vera e propria battaglia psicologica.
Da un lato Djokovic, veterano del circuito e abituato alle grandi pressioni. Dall’altro, Sinner, il giovane leone che sogna di conquistare il suo primo titolo Slam.
Secondo molti esperti, Jelena avrebbe agito con un intento chiaro: mettere pressione all’avversario del marito.
“Si tratta di strategia mentale,” ha commentato l’ex tennista Boris Becker, “un modo per destabilizzare un giocatore che sta facendo paura ai big.”
Mentre il Centre Court si prepara ad accogliere uno degli scontri più attesi del torneo, il pubblico appare già diviso. C’è chi sostiene il talento fresco e affamato di Sinner, e chi resta fedele all’esperienza e alla leggenda di Djokovic.
Una cosa è certa: con queste premesse, la semifinale non sarà solo una partita di tennis, ma un duello di nervi, reputazione e orgoglio nazionale.