Il campione del mondo di MotoGP, Pecco Bagnaia, ha scosso il mondo dello sport con una decisione drastica in seguito al tragico incidente che ha coinvolto il calciatore del Liverpool Diogo Jota e suo fratello André Silva. Il 3 luglio 2025, i due sono morti in un incidente sulla A-52 in Spagna, quando la loro Lamborghini ha subito uno scoppio di pneumatico, finendo fuori strada e prendendo fuoco. Questo evento ha spinto Bagnaia a mettere in vendita la sua Lamborghini a un prezzo bassissimo, accompagnando l’annuncio con un messaggio di 11 parole su X: “Basta Lamborghini, boicottiamo il marchio per la sicurezza di tutti”.

La mossa di Bagnaia ha generato un’ondata di sostegno tra i tifosi, che hanno appoggiato la sua petizione per boicottare il marchio automobilistico. Molti fan, scioccati dalla tragedia, hanno condiviso il messaggio del pilota, amplificando la richiesta di maggiore sicurezza nei veicoli di lusso. La petizione ha rapidamente guadagnato migliaia di firme, con i sostenitori che chiedono indagini più approfondite sulle caratteristiche di sicurezza delle Lamborghini, in particolare sul sistema di porte pirotecniche, sotto scrutinio dopo l’incidente.

Bagnaia, noto per il suo legame con il mondo dei motori, ha dichiarato di non sentirsi più a suo agio a possedere una Lamborghini, sottolineando la necessità di “mettere la sicurezza al primo posto”. Sebbene non siano emerse prove definitive che colleghino il marchio alla tragedia, il gesto del pilota ha acceso un dibattito sulla responsabilità delle case automobilistiche di lusso.
La comunità sportiva, ancora in lutto per Jota, ha elogiato Bagnaia per la sua presa di posizione. Questo evento evidenzia come le star dello sport possano influenzare il pubblico e spingere per cambiamenti significativi, unendo calcio e motociclismo in un momento di solidarietà e riflessione.