Il tennis mondiale è sotto shock dopo quanto accaduto durante la semifinale maschile del Roland Garros tra Novak Djokovic e Jannik Sinner. Al minuto 22 del match, con il punteggio ancora in bilico e le tensioni palpabili sul campo Philippe-Chatrier, Djokovic avrebbe pronunciato un insulto pesantissimo nei confronti del giovane tennista altoatesino, definendolo “bastardo” a microfoni (involontariamente) aperti.
Ma a lasciare il pubblico e gli addetti ai lavori a bocca aperta è stata l’immediata reazione di Sinner, che ha gelato lo stadio con un gesto e una freddezza che resteranno nella storia di questo sport.
Secondo quanto riportato da più emittenti internazionali, l’insulto è stato captato da un microfono posizionato vicino alla panchina di Djokovic, che, visibilmente frustrato dopo aver perso il servizio per la seconda volta consecutiva, si sarebbe rivolto al suo box con parole pesanti:
“Non posso credere che quel bastardo stia giocando così…”
Anche se la frase non era destinata al pubblico, il microfono ha trasmesso chiaramente le parole del serbo, e la reazione sui social è stata immediata: in pochi minuti, #Djokovic e #Sinner sono schizzati in vetta alle tendenze globali di X (ex Twitter), con migliaia di utenti a esprimere indignazione, sorpresa e sostegno al tennista italiano.
La risposta glaciale di Jannik
Ma il momento più memorabile non è stato l’insulto in sé, bensì la reazione di Sinner.
Durante il cambio campo immediatamente successivo, Sinner non ha detto nulla. Non ha fatto gesti plateali né cercato lo scontro. Si è limitato a fissare Djokovic per un secondo, poi si è alzato, è tornato in campo e ha servito tre ace consecutivi, chiudendo il game in meno di un minuto.
Alla fine del game, mentre Djokovic camminava verso il fondo campo con sguardo basso, Sinner si è avvicinato alla rete, e senza alzare la voce, gli ha detto:
“La forza non è nelle parole, Novak. È nei colpi.”
Il pubblico parigino, noto per la sua compostezza, è esploso in un applauso spontaneo. Commentatori come Mats Wilander e Flavia Pennetta hanno definito quel momento “un capolavoro di classe sotto pressione.”
Il verdetto dell’organizzazione
Poche ore dopo la fine dell’incontro (vinto da Sinner in quattro set: 6-4, 3-6, 7-5, 6-2), la Federazione Francese di Tennis (FFT) ha rilasciato un comunicato ufficiale confermando che Djokovic sarebbe stato multato di 50.000 euro per comportamento antisportivo e per violazione del codice etico.
Non è la prima volta che Djokovic finisce al centro di polemiche simili. Già nel 2020 era stato squalificato dagli US Open per aver colpito involontariamente un giudice di linea con una pallina. Tuttavia, molti analisti ritengono che l’episodio di Parigi possa avere un impatto molto più grave sul suo lascito sportivo.
Le reazioni da parte del mondo del tennis non si sono fatte attendere.
Rafael Nadal, pur senza menzionare direttamente Djokovic, ha scritto sui social:
“Il rispetto è il primo punto di ogni partita. Sempre.”
Jasmine Paolini, semifinalista nel tabellone femminile, ha pubblicato una foto con Sinner, con la didascalia:
“I veri campioni non perdono mai la testa. E nemmeno il cuore.”
In Italia, i principali quotidiani sportivi hanno dedicato le prime pagine al gesto di Sinner. La Gazzetta dello Sport ha titolato: “Jannik il Ghiaccio: risposta da campione, non da polemica.”
Djokovic rompe il silenzio (a metà)
Novak Djokovic ha evitato la conferenza stampa post-partita, ma ha rilasciato una breve dichiarazione scritta:
“Il tennis è passione e a volte le emozioni prendono il sopravvento. Se le mie parole sono state percepite come offensive, me ne scuso. Ma la mia intenzione non era mancare di rispetto.”
Una dichiarazione che ha lasciato molti scettici, in particolare i tifosi italiani, che chiedono un’apologia più diretta e la sospensione da Wimbledon come misura disciplinare.
Per Sinner, questa semifinale rappresenta molto più di un passaggio del turno. È stata una consacrazione non solo tecnica, ma anche morale. Il 23enne di San Candido ha dimostrato di essere pronto non solo a competere, ma anche a rappresentare un nuovo volto per il tennis mondiale: determinato, elegante e incrollabile.
E ora, con la finale alle porte, una cosa è certa: Jannik Sinner non ha solo vinto una partita. Ha vinto il rispetto del mondo.