Il paddock della MotoGP è in fermento con l’avvicinarsi della stagione 2025, in vista del Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone, con la squadra ufficiale Ducati coinvolta in una tempesta di polemiche. Il due volte campione del mondo in carica Francesco “Pecco” Bagnaia ha scatenato una tempesta di fuoco con rivelazioni che hanno messo in luce problemi radicati all’interno della casa italiana, in particolare per quanto riguarda il suo compagno di squadra di alto profilo, Marc Marquez. Queste rivelazioni, fatte dopo un impegnativo Gran Premio di Francia, non solo hanno evidenziato una frattura tra i due piloti di punta, ma hanno anche lasciato il management Ducati alle prese con una situazione sempre più delicata.
La radice della discordia risiede nelle fortune contrastanti di Bagnaia e Marquez nella stagione 2025. Marquez, l’otto volte campione del mondo che è entrato a far parte del team ufficiale Ducati dopo un 2024 stellare con Gresini Racing, ha dominato le prime gare. Con nove vittorie nelle prime 12 gare, tra cui sei vittorie consecutive in sprint, Marquez ha raggiunto un vantaggio di 22 punti nella classifica del campionato. Il suo perfetto adattamento alla Desmosedici GP25, in particolare al nuovo telaio che ha testato da Jerez, gli ha permesso di estrarre prestazioni senza pari dalla moto. Nel frattempo, Bagnaia, talento cresciuto in casa Ducati e pilastro del team, ha faticato a trovare il suo ritmo sulla stessa moto. La sua frustrazione era palpabile a Le Mans, dove una caduta nella gara sprint ha segnato la sua prima uscita senza punti della stagione, lasciandolo a 51 punti da Marquez.

I commenti di Bagnaia dopo Le Mans hanno sconvolto la comunità della MotoGP. Ha apertamente messo in discussione la direzione tecnica del team, in particolare la decisione di dare priorità al telaio GP25 aggiornato adottato da Marquez. Bagnaia, preferendo la stabilità della configurazione precedente, ha insinuato che il nuovo telaio comprometta le sue doti in frenata e in ingresso di curva, tratti distintivi delle sue campagne consecutive di titoli. “Sto costruendo la mia stagione su ciò che conosco, ma la moto non è la stessa”, ha detto Bagnaia, alludendo a una discrepanza con il percorso di sviluppo della Ducati. Le sue osservazioni sono state interpretate come una sottile frecciatina a Marquez, la cui influenza sulle scelte tecniche del team sembra essere in crescita, nonostante Bagnaia sia ormai il pilota di punta.
La tensione è aggravata dalla storia di Ducati nella gestione di numerosi piloti di punta. Il team manager Gigi Dall’Igna, la mente dietro il recente dominio della Ducati, ha insistito per mantenere la neutralità, affermando: “Non favorirò mai un pilota rispetto a un altro”. Tuttavia, l’assegnazione del nuovo telaio a Marquez prima di Bagnaia a Le Mans ha suscitato perplessità nel paddock. Alcuni, tra cui l’ex pilota Dani Pedrosa, hanno insinuato che la presenza di Marquez stia minando la fiducia di Bagnaia, creando una dinamica in cui il successo dello spagnolo oscura le difficoltà del compagno di squadra. I post su X hanno fatto eco a questo sentimento, con fan e analisti che ipotizzano che Bagnaia tema il potenziale di Marquez di dominare con moto di pari livello.
Dall’Igna si trova in una posizione precaria. Il suo sogno di mettere insieme due dei più grandi talenti della MotoGP è stata una mossa audace, ma la realtà di dover gestire le loro ambizioni contrastanti si sta rivelando impegnativa. La precisione chirurgica di Marquez nel fornire feedback tecnico ha accelerato lo sviluppo della GP25, ma le difficoltà di Bagnaia evidenziano un potenziale difetto nell’adattabilità della moto a diversi stili di guida. La richiesta del pilota italiano di soluzioni immediate alla sensibilità dell’anteriore della GP25, soprattutto nel traffico, sottolinea un problema più ampio: le prestazioni della moto calano quando non si è in testa, un problema che Marquez ha gestito meglio grazie alla propensione al rischio e all’adattabilità.
Con l’avvicinarsi del Gran Premio di Gran Bretagna, il tracciato veloce e scorrevole di Silverstone potrebbe amplificare queste tensioni. Storicamente, Bagnaia e Alex Marquez hanno eccelso su questo tracciato, ma l’attuale stato di forma di Marc Marquez lo rende il pilota da battere. La sua capacità di guidare dalla prima posizione minimizza i punti deboli della GP25, mentre la difficoltà di Bagnaia nel traffico potrebbe ostacolare la sua sfida. Nel paddock abbondano le speculazioni sull’eventuale imposizione da parte della Ducati di ordini di scuderia per stabilizzare la situazione, ma i tentativi passati di adottare tali misure hanno incontrato resistenze, in particolare da parte di team indipendenti come Gresini.
Le conseguenze delle rivelazioni di Bagnaia hanno messo in difficoltà la dirigenza Ducati. Bilanciare le ambizioni di due campioni del mondo, ognuno con un punto da dimostrare, non è un compito facile. Marquez è a caccia del nono titolo per eguagliare il record di Valentino Rossi, mentre Bagnaia punta a riconquistare il suo status di leader della Ducati. Gli echi delle faide passate, in particolare lo scontro tra Rossi e Marquez del 2015, incombono, e alcuni temono il ripetersi di quell’epoca divisiva. Per ora, Ducati deve affrontare questa tempesta interna, sperando di sfruttare il talento di entrambi i piloti senza lasciare che la loro rivalità comprometta le aspirazioni di campionato della squadra. Silverstone sarà una prova cruciale, non solo per la velocità, ma anche per la capacità di Ducati di mantenere l’armonia in un box sull’orlo dell’implosione.