Max Verstappen, il campione del mondo di Formula 1, ha acceso i riflettori su una nuova polemica con la FIA e il suo presidente Mohammed Ben Sulayem, scuotendo il paddock e i fan. Tutto è iniziato con le recenti decisioni controverse prese dalla FIA, in particolare dopo il Gran Premio dell’Arabia Saudita, dove Verstappen ha ricevuto una penalità di cinque secondi per un sorpasso su Oscar Piastri al primo giro. La sanzione, giudicata da molti ingiusta, ha spinto il pilota Red Bull a un silenzio provocatorio, evitando di commentare per paura di ulteriori ritorsioni. “È meglio non parlare, la verità non piace a tutti”, ha dichiarato, insinuando che criticare la FIA potrebbe costargli caro.
Non è la prima volta che Verstappen si scontra con le regole della FIA. Lo scorso anno, una sanzione per aver usato un linguaggio volgare in una conferenza stampa a Singapore lo ha costretto a svolgere servizi comunitari in Rwanda. Le nuove normative del 2025, che puniscono severamente parolacce e comportamenti ritenuti “offensivi” per la FIA, hanno ulteriormente alimentato il malcontento. I tifosi, infuriati, si sono riversati sui social media, definendo queste regole “draconiane” e accusando Ben Sulayem di voler controllare l’autenticità dei piloti. “Max è un guerriero, non un burattino della FIA!”, ha scritto un fan su X, mentre altri chiedono una revisione delle normative.
La tensione è salita quando un video ha mostrato Verstappen in una discussione animata con Ben Sulayem dopo la gara in Arabia Saudita. I fan hanno interpretato l’episodio come un ulteriore segno di frustrazione del pilota olandese, che sembra parlare a nome di molti colleghi. Anche George Russell, rappresentante della GPDA, ha espresso preoccupazione per la direzione presa dalla FIA, criticando la mancanza di trasparenza e il tono autoritario di Ben Sulayem. Intanto, Christian Horner, team principal della Red Bull, ha difeso Verstappen, presentando prove video per contestare la penalità, ma senza successo.
Le recenti modifiche regolamentari, come quella scaturita dall’incidente con Oliver Bearman in Australia, dimostrano che la FIA sta cercando di adattarsi, ma le decisioni continuano a dividere. I fan, stanchi di ciò che percepiscono come un abuso di potere, chiedono un cambiamento: una recente indagine di RacingNews365 ha rivelato che oltre due terzi dei supporter vogliono che la FIA intervenga attivamente per correggere posizioni guadagnate illegalmente in pista.
Verstappen, con il suo carisma e la sua schiettezza, è diventato il simbolo di una ribellione contro un sistema ritenuto troppo rigido. La sua “protesta silenziosa” e le reazioni dei fan stanno spingendo la Formula 1 verso un punto di svolta. Riuscirà la FIA a rispondere alle critiche senza perdere credibilità? Una cosa è certa: il mondo della F1 non è mai stato così infuocato, e Verstappen è al centro della tempesta.