Città del Messico, 9 maggio 2025 – Un’incredibile scoperta archeologica ha riacceso il dibattito sull’esistenza di vita extraterrestre: uno scheletro gigante, presunto alieno, sarebbe stato rinvenuto in Messico nel 1937, in un sito legato a una misteriosa fuga nucleare. Questa notizia, emersa di recente, sta scuotendo la comunità scientifica e gli appassionati di ufologia, sollevando interrogativi su un possibile contatto con civiltà aliene nel passato.

Secondo le fonti, il ritrovamento sarebbe avvenuto in una remota area del Messico durante scavi minerari, in un contesto segnato da un incidente nucleare inspiegabile per l’epoca. Lo scheletro, descritto come di dimensioni colossali e con caratteristiche non umane, come un cranio allungato e arti sproporzionati, è stato tenuto segreto per decenni, alimentando teorie cospirative. Alcuni documenti d’archivio suggeriscono che il sito fosse contaminato da radiazioni anomale, un dettaglio che aggiunge mistero alla vicenda.

“Non si tratta di un normale scheletro umano. La sua struttura è unica, con anomalie che sfidano la nostra comprensione della biologia terrestre,” avrebbe dichiarato un anonimo ricercatore coinvolto nell’analisi iniziale. Tuttavia, la comunità scientifica rimane scettica, sottolineando la mancanza di prove concrete e il rischio di interpretazioni pseudoscientifiche. Simili ritrovamenti, come le “mummie di Nazca” presentate nel 2023 al Congresso messicano, sono stati spesso smontati come frodi o manipolazioni.