Lewis Hamilton è in difficoltà alla Ferrari? Le dichiarazioni recenti della squadra italiana stanno facendo scattare diversi campanelli d’allarme. Dopo il tanto atteso trasferimento dalla Mercedes, il sette volte campione del mondo non è ancora riuscito a brillare con il team di Maranello. E i segnali di tensione iniziano già ad emergere.

Il titolo “La Ferrari rilascia una dichiarazione mentre i boss ‘non sono contenti’ di Hamilton” ha acceso il dibattito sui social media e nel paddock di Formula 1. E non sorprende: i primi Gran Premi della stagione hanno mostrato un Hamilton irriconoscibile, più volte superato dal compagno di squadra Charles Leclerc e visibilmente frustrato per la difficoltà di adattarsi alla SF-25, la monoposto rossa con cui sognava di conquistare nuove glorie.

In uno dei momenti più significativi dell’inizio di stagione, Hamilton ha persino dichiarato che avrebbe avuto bisogno di “un trapianto di cervello” per riuscire a comprendere e guidare correttamente la vettura.

La frase, intrisa di ironia ma anche di disperazione, riflette il momento difficile che il britannico sta attraversando. Lontano dall’essere una minaccia per Red Bull o McLaren, Hamilton fatica a mantenersi nella top 10, mentre Leclerc continua ad essere il principale punto di riferimento del team.

La situazione è diventata ancora più critica dopo il Gran Premio dell’Arabia Saudita, dove Hamilton ha chiuso fuori dal podio e senza un ritmo competitivo. In una dichiarazione successiva, lo stesso pilota ha confessato che “i capi non sono contenti”. Con queste parole, ha ulteriormente alimentato le speculazioni sull’impazienza che si respirerebbe a Maranello.
La firma di Hamilton con la Ferrari era stata salutata come uno dei colpi di scena più clamorosi della storia recente della Formula 1. I tifosi sognavano di vedere il britannico riportare il Cavallino Rampante ai fasti di un tempo, ma finora la realtà è stata molto diversa. La pressione è enorme e l’adattamento non è stato rapido come previsto.
Di fronte alle voci e all’attenzione crescente dei media, il team principal della Ferrari, Fred Vasseur, ha rilasciato una dichiarazione nel tentativo di placare la situazione. “Sono al 2000% dietro Lewis”, ha affermato Vasseur, respingendo con forza qualsiasi ipotesi di malcontento all’interno della squadra.
“Stiamo lavorando insieme per capire meglio la vettura, migliorare il bilanciamento e gestire meglio le gomme. È un processo. Nessuno ha mai detto che sarebbe stato facile sin dal primo giorno”, ha spiegato il dirigente francese. Secondo Vasseur, i risultati finora ottenuti non riflettono ancora il vero potenziale di questa nuova coppia, e sia il team che il pilota sono impegnati in un progetto a lungo termine.
Vasseur ha anche ammesso la frustrazione: “Non siamo dove vorremmo essere. Ma questo vale per tutta la squadra, non solo per Lewis. Dobbiamo trovare soluzioni, e lo faremo insieme.”
Nel mondo competitivo della Formula 1, i tempi di adattamento sono sempre più brevi, e la Ferrari ne è consapevole. La pressione da parte degli sponsor, dei media e dei tifosi italiani può farsi sentire pesantemente se i risultati non arrivano. La grande domanda ora è: riuscirà Hamilton a cambiare rotta prima della pausa estiva?
Gli analisti concordano sul fatto che sia ancora troppo presto per parlare di fallimento, ma sottolineano anche che Hamilton non può permettersi di continuare a perdere terreno rispetto al suo compagno di squadra. La chimica tra Hamilton e la Ferrari è sotto esame, e le prossime gare saranno decisive per capire se questa collaborazione potrà davvero sbocciare… o se verrà ricordata come un sogno mai realizzato.
Il messaggio di Vasseur è chiaro: la Ferrari crede ancora in Hamilton. Ma è anche evidente che l’atmosfera all’interno del team non è ideale. Le parole del pilota e del team principal riflettono un mix di supporto e pressione, di fiducia e di aspettative. Una combinazione esplosiva che potrebbe definire il futuro immediato del sette volte campione del mondo.
In tempi di cambiamento e sfide, ciò che accadrà nelle prossime gare sarà decisivo. Per ora, il mondo osserva con attenzione: riuscirà Lewis Hamilton a silenziare i critici e dimostrare di avere ancora ciò che serve per riportare la Ferrari al vertice?