Un manoscritto etiope di 500 anni, spesso chiamato la “Bibbia Etiope Illegale”, sta catturando l’attenzione del mondo, suscitando curiosità e dibattiti tra studiosi, teologi e appassionati di storia. Questo antico documento, considerato uno dei testi più preziosi della tradizione cristiana ortodossa etiope, è al centro di un’indagine che ne svela i misteri, sfatando miti e rivelando verità nascoste sulla sua origine e significato.

Il manoscritto, custodito in un monastero remoto dell’Etiopia, è stato a lungo avvolto da un’aura di mistero. Alcuni lo hanno definito “illegale” a causa di voci secondo cui conterrebbe testi non canonici o interpretazioni teologiche che sfidano le dottrine ufficiali. Tuttavia, gli esperti chiariscono che si tratta di un raro esemplare della Bibbia Ge’ez, scritta nella lingua liturgica etiope, datata intorno al XV secolo. Questo documento include non solo i testi canonici, ma anche libri apocrifi e commentari unici, che offrono una prospettiva straordinaria sulla fede e la cultura dell’Etiopia medievale.

Secondo il professor Yonas Alemayehu, storico dell’Università di Addis Abeba, il manoscritto è un “tesoro nazionale” che testimonia la ricchezza della tradizione cristiana etiope, una delle più antiche al mondo. “Non c’è nulla di illegale in questo testo. È un simbolo della nostra identità e della nostra storia”, ha dichiarato. Gli studiosi stanno utilizzando tecnologie moderne, come l’analisi al carbonio e la digitalizzazione, per preservare il fragile documento e studiarne i dettagli, rivelando illustrazioni vivaci e annotazioni che potrebbero riscrivere parti della storia religiosa africana.

Il fascino del manoscritto ha attirato l’attenzione internazionale, con alcuni che speculano su presunti “segreti nascosti” o connessioni con leggende come quella dell’Arca dell’Alleanza. Tuttavia, gli esperti invitano alla cautela, sottolineando che il vero valore del testo risiede nella sua testimonianza storica, non in teorie sensazionalistiche. La Chiesa ortodossa etiope, custode del manoscritto, ha accolto con favore l’interesse globale, sperando che possa promuovere una maggiore comprensione della loro eredità.
Mentre il mondo continua a esplorare questo gioiello della storia etiope, il manoscritto rimane un ponte tra passato e presente, un promemoria della profondità e della diversità della fede cristiana. La sua storia, finalmente svelata, è pronta a ispirare generazioni future.