Dal 9 marzo 2025, il mondo della MotoGP è nuovamente elettrizzato dalla rivalità tra due delle sue più grandi icone: Valentino Rossi e Marc Márquez. L’ultimo capitolo è iniziato questa settimana, quando l’otto volte campione del mondo Márquez ha lanciato un severo avvertimento in vista della stagione 2025, il cui inizio è previsto in Qatar il 23 marzo. Márquez ha parlato con sicurezza delle sue ambizioni con il team ufficiale Ducati, dichiarando: “Ehi, amico, resta a casa e guardami correre e vincere questi titoli”, una frecciatina alla leggenda di Rossi e al suo record di nove campionati del mondo. Rossi, che ora ha 46 anni e si è ritirato dalla MotoGP nel 2021, non ha tollerato questa provocazione. In un’intervista rilasciata alla stampa italiana l’8 marzo, ha affrontato le prese in giro di Márquez e il famigerato soprannome dello spagnolo, “Crashquez”, riaccendendo una faida che ha affascinato i fan per oltre un decennio.
Márquez ha rilasciato queste dichiarazioni mentre si prepara a conquistare il suo nono titolo, che eguaglierebbe i sette di Rossi nella classe regina. Dopo una trionfale stagione 2024 con la Gresini Racing, dove ha vinto il campionato MotoGP con la Ducati, il passaggio di Márquez al team ufficiale Ducati al fianco di Francesco Bagnaia segnala la sua intenzione di dominare. Il suo avvertimento a Rossi non si limitava ai titoli; Fu una sfida all’eredità dell’italiano come personalità più famosa di questo sport. Rossi, la cui influenza si estende oltre le 115 vittorie nei Gran Premi con il suo team e la sua accademia VR46, ha risposto con la sua arguzia distintiva. Crashquez, cosa? “L’ho già sentito”, ha detto, riferendosi al soprannome che Márquez si è guadagnato a causa della sua prima carriera costellata di incidenti. “Marc è sempre stato bravo a parlare e cadere, ma vediamo se riesce a dimostrarlo senza cadere.”
Il soprannome “Crashquez” evoca lo stile aggressivo di Márquez, che spesso lo spingeva al limite, a volte a suo discapito. Tuttavia, la risposta di Rossi non è stata solo una critica agli incidenti passati; Fu un ricordo dei loro scontri storici, in particolare del famigerato incidente di Sepang del 2015. Quell’anno, Rossi accusò Márquez di aver sabotato la loro lotta per il titolo a favore di Jorge Lorenzo, e la collisione culminò con la caduta di Márquez e la penalità di Rossi, che gli costò il decimo campionato. Da allora il rancore non si è più placato e Rossi ha recentemente ribadito la sua posizione in un podcast del 2024, definendo le azioni di Márquez “imperdonabili”. Márquez, ora trentaduenne e in ottima forma, non sembra scomparire, sfruttando l’eredità di Rossi come carburante. “Sono cresciuto idolatrando Valentino”, ha ammesso il mese scorso, “ma ora è il momento di prendermi ciò che è mio”.
La risposta di Rossi ha toccato anche le prospettive di Márquez per il 2025. “Ha sicuramente la moto migliore”, ha ammesso Rossi, riferendosi al recente dominio della Ducati. “Ma i titoli non si vincono con le parole. Ho corso con lui e so di cosa è capace, sia in pista che nei giochi mentali.” Le parole di Rossi hanno peso; Nel 2015 superò un Márquez trentaseienne nel pieno della sua carriera, solo per perdere il titolo a Valencia nel bel mezzo della loro disputa. Ora, in qualità di proprietario del team VR46, che schiera piloti come Marco Bezzecchi con la Ducati, Rossi continua a essere una presenza formidabile. Alcuni ipotizzano che i suoi commenti siano un colpo psicologico, mirato a destabilizzare Márquez, che dovrà affrontare la dura concorrenza di Bagnaia, campione del 2022, e Jorge Martín, secondo classificato nel 2024, ora in sella alla Aprilia.
La stagione 2025 si preannuncia davvero emozionante, con l’arrivo di Márquez in Ducati che alza ulteriormente l’asticella. La sua rinascita nel 2024, con numerose vittorie dopo anni di infortuni, ha dimostrato la sua resilienza, ma l’eredità di Rossi incombe ancora oggi. Con 89 vittorie nella classe regina, rispetto alle 45 di Márquez, lo spagnolo ha ancora molta strada da fare, anche se la sua giovane età gli concede tempo. Rossi, da parte sua, non ha fretta, ma non resta neanche in silenzio. “Marc vuole essere il migliore? Deve guadagnarselo, non solo dirlo”, ha scherzato, alludendo alla guerra mentale che caratterizzava la loro rivalità. I fan degli X sono divisi: alcuni elogiano la spavalderia di Márquez, altri difendono l’intoccabilità di Rossi, con uno che scrive: “Valentino è una leggenda; Marc è solo un impostore finché non raggiunge quelle cifre”.
Con la prima gara in Qatar ormai alle porte, l’avvertimento di Márquez e la risposta di Rossi hanno gettato le basi per una storia che trascende la pista. Rossi può anche guardare dall’esterno, ma la sua ombra incombe sulla MotoGP. Márquez, soprannominato “Crashquez” dai suoi detrattori, è diventato una forza calcolatrice, ma la domanda rimane: riuscirà a eclissare la leggenda di Rossi senza crollare sotto la pressione? La stagione 2025 ce lo dirà, ma per ora la risposta di Rossi garantisce che la sua saga, anche fuori dalla pista, rimanga emozionante tanto quanto lo è stata.